I cinesi revocano l’embargo sull’arte coreana

Era stato inasprito dopo che la Corea del Sud aveva installato un sistema di difesa per le tensioni con la Corea del Nord

Un'opera di Nam June Paik alla Biennale di Gwangju nel 1995
Lisa Movius con Melanie Gerlis |  | Pechino

Dopo undici mesi la Cina ha revocato l’embargo sull’arte sudcoreana deciso dopo lo schieramento di un sistema antimissile statunitense nei pressi di Seongju, a sud di Seul. La decisione di installare il sistema statunitense Terminal High Altitude Area Defence, in risposta alle crescenti minacce nucleari della Corea del Nord, aveva portato a una rottura diplomatica e innescato una rappresaglia da parte della Cina, che considera il sistema antimissile un pericolo per la sua stessa sicurezza. Sull’arte della Corea del Sud era quindi stato posto un embargo ufficioso, così come su altre importazioni economiche e culturali, come la sempre più diffusa musica K-pop e il teatro coreani.

La situazione si è risolta il 31 ottobre grazie a negoziati tra i due Paesi. «Non sorprende che gli scambi d’arte siano influenzati dalla politica. Diplomazia e politica sono sempre più forti di arte e cultura. Quello che
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