In Medio Oriente imam e rabbini tramano la pace

Ma le velleità del presidente Trump su Gerusalemme rendono più difficili gli sforzi dei capi religiosi

La Spianata delle Moschee di Gerusalemme con la Cupola della Roccia è il cuore dell’area storica che da cristiani, musulmani  ed ebrei è chiamato rispettivamente Monte del Tempio, Haram al-Sharif e Har HaBayit   © Humberto Martins da Silveira, 2013
Lauren Gelfond Feldinger |  | Gerusalemme

Un’insolita alleanza tra rabbini ortodossi israeliani e leader religiosi islamici del Medio Oriente sta mediando dietro le quinte dopo l’esplosione di rabbia e violenza scatenata il mese scorso dal riconoscimento da parte del presidente americano Donald Trump di Gerusalemme come capitale di Israele. Mentre andavamo in stampa, nella regione proseguivano le dimostrazioni.

A Gerusalemme, in Cisgiordania e a Gaza, le forze israeliane che si scontrano con i dimostranti palestinesi e i raid aerei israeliani in risposta al lancio di missili da Gaza hanno causato almeno dieci vittime e centinaia di feriti. La dichiarazione statunitense su Gerusalemme ha anche fatto aumentare gli appelli arabi a boicottare ogni associazione con Israele.

Gli studiosi religiosi musulmani ed ebrei sopra citati mantengono invece fede alle loro strategie non violente per assicurare i diritti e la sicurezza tanto degli israeliani quanto
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