Il tappeto vagante

I progetti tessili di Franco Guerzoni da Antonio Verolino a Modena

La lavorazione artigianale del tappeto di Franco Guerzoni a Lahore, in Pakistan
Stefano Luppi |  | Modena

Continua con l’artista Franco Guerzoni (Modena, 1948) l’apprezzabile presentazione del binomio tra arte contemporanea e arte tessile proposta dalla galleria modenese Antonio Verolino. È ora la volta della rassegna «Motivi vaganti. Nuove trame», allestita dal 20 gennaio al 25 febbraio a cura di Davide Ferri.

La mostra ruota intorno a un ampio tappeto interamente annodato a mano a Lahore, in Pakistan, a partire da un progetto grafico di soggetto astratto di Guerzoni. Il fulcro narrativo dell’opera è costituito da colori e composizione forniti dall’artista. L’opera finale, appunto «Motivi vaganti», misura 2,6x3,9 metri. Il tappeto, firmato dall’artista modenese e numerato, è composto al 100% da lana «ghazni», originaria dell’Afghanistan, cardata e filata a mano.

Oltre all’opera principale la mostra include anche il progetto dipinto da cui deriva l’immagine riprodotta e alcuni disegni
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