Maragliano & discepoli

A Palazzo Reale lo scultore e imprenditore ligure maestro del legno

Il viso di un san Michele Arcangelo, particolare di un'opera conservata a Celle Ligure (Sv)
Matteo Fochessati |  | Genova

Rinomato autore di sculture lignee e una tra le più rappresentative figure della cultura artistica genovese del Sei e Settecento, Anton Maria Maragliano, grazie all’innovazione linguistica delle sue opere e alla sua abilità imprenditoriale, ha legato la sua fama a una produzione plastica ricca e articolata dal punto di vista stilistico e iconografico. La diffusione della sua statuaria in tutto il territorio della Repubblica Genovese fu determinata anche dal fondamentale contributo dei suoi collaboratori e allievi che, proseguendone l’opera oltre la fine del Settecento, hanno peraltro creato non pochi problemi di attribuzione agli storici.

Con l’esposizione «Anton Maria Maragliano 1664-1739» a Palazzo Reale, Teatro del Falcone, dal 10 novembre al 10 marzo, che sarà accompagnata da una giornata di studi focalizzata su recenti interventi conservativi sulla sua opera, Daniele Sanguineti (curatore
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