Paolozzi pop e tedesco

Trent'anni di opere dell'irriverente baronetto in mostra alla Berlinische Galerie

Un particolare di «Pop Art Redefined (Lots of Pictures - Lots of Fun)», di Eduardo Paolozzi, 1971
Francesca Petretto |  | Berlino

Assurto al titolo di baronetto per meriti artistici (dal 1986 era «scultore ufficiale di Sua Maestà Elisabetta II»), Sir Eduardo Paolozzi (1924-2005), scozzese dei dintorni di Edimburgo, primogenito di una famiglia di immigrati italiani del Cassinate, fu cofondatore dell’Independent Group e precursore, nell’immediato secondo dopoguerra, della Pop art britannica.

Irrispettoso della maniera, rivoluzionario, affascinato dai progressi di scienza e tecnica, cercò un modo originale per farle convivere nelle sue opere grafiche e scultoree, sviluppando una nuova iconografia popolare, per le masse e la società industrializzata.

La mostra «Eduardo Paolozzi. Lots of Pictures - Lots of Fun», aperta dal 9 febbraio al 28 maggio alla Berlinische Galerie e organizzata in collaborazione con la Whitechapel Gallery di Londra, si focalizza sulla produzione del trentennio 1940-70, dando particolare risalto
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