Picasso tra sogni, amanti e tragedie

A Londra, Lugano e Parigi tre mostre sul maestro spagnolo

L'esposizione di «Guernica» di Pablo Picasso al Museo Nazionale di Stoccolma, ottobre-dicembre 1956, in una fotografia di  Kary H. Lasch. © RMN-Grand Palais image RMN-GP © Succession Picasso 2018
Ben Luke, Ada Masoero, Luana De Micco |  | Londra

La prodigiosa fertilità di Pablo Picasso fu così intensa che alcuni singoli anni della sua carriera potrebbero essere protagonisti di una mostra. Ma il 1932, focus della rassegna blockbuster  «Picasso 1932. Love, Fame, Tragedy», che la Tate Modern ospita dall’8 marzo al 9 settembre dopo la presentazione al Centre Pompidou di Parigi, fu davvero cruciale. Dal punto di vista professionale Picasso ebbe la sua prima retrospettiva a Zurigo e pubblicò il primo volume del suo Catalogo ragionato. Realizzò anche alcuni dei suoi quadri più celebri.

Nei primi anni Trenta esistevano due Picasso: il benestante personaggio pubblico, che viveva agiatamente con la moglie Olga e il figlio Paulo nell’appartamento in rue La Boétie a Parigi, e l’artista che lavorava con furore nel suo studio al piano di sotto, spesso trasponendo nei suoi quadri le avventure sessuali con Marie-Thérèse Walter, che fu la sua amante
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