Capolavori di collezionisti voraci

50 opere dell'impressionismo e delle avanguardia storiche a Palazzo Reale di Milano

Vasilij Kandinskij, «Cerchi in un cerchio», 1923, olio su tela, 98.7 x 95.6 cm Philadelphia Museum of Art, Collezione Louise e Walter Arensberg, 1950
Ada Masoero |  | Milano

Sono 50 le opere impressioniste e delle avanguardie storiche che dal 7 marzo al 2 settembre sono esposte a Palazzo Reale nella mostra «Capolavori dal Philadelphia Museum of Art», curata dai conservatori del museo statunitense Jennifer Thompson e Matthew Affron e prodotta da Milano-Cultura, Palazzo Reale e MondoMostre Skira.

Fondato nel 1876 per la prima Esposizione Universale degli Stati Uniti (Filadelfia era allora la città leader del Paese sul piano economico e culturale), il Philadelphia Museum of Art, che nel 2020 inaugurerà l’ampliamento di Frank O. Gehry, fu arricchito nel tempo dalle donazioni dei magnati locali: il suo patrimonio è formato da nuclei collezionistici fitti di opere di altissima qualità, acquistate presso i più importanti mercanti parigini su suggerimento di Mary Cassatt, la pittrice impressionista che a Filadelfia era nata e cresciuta in una ricca famiglia: suo fratello
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