Apre a Firenze la collezione di Roberto Casamonti

Non una casa museo, ma il «racconto individuale» di una passione

Il cortile di Palazzo Bartolini Salimbeni a Firenze, sede della collezione Casamonti
Laura Lombardi |  | Firenze

«Non avrei mai esposto la mia collezione se non avessi avuto l’opportunità di acquisire il piano nobile dello splendido Palazzo Bartolini Salimbeni, a pochi metri da dove era la mia prima galleria, aperta nel 1981, quando decisi, dopo la morte di mio padre, di dedicarmi a questa passione che sarebbe diventato il mio lavoro. Per me è un ritorno alle origini e ringrazio per questo i principi Colonna»: così Roberto Casamonti, gallerista di fama internazionale, fondatore di Tornabuoni Arte, spiega la sua decisione di presentare alla città, nei sontuosi spazi del palazzo rinascimentale edificato da Baccio d’Agnolo (con il fregio in facciata dei tre papaveri inanellati e il motto della famiglia «Per non dormire»), la sua collezione di dipinti e sculture, che ricopre l’intero arco del XX secolo.

Un gesto di mecenatismo che esprime la «riconoscenza di un cultore appassionato d’arte per la città che
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