Un’«ideoteca» al MaXXI

Chi si occupa delle opere mai realizzate?

«Proposal for the Olympic Park Gateways» (2012) di Jeremy Deller
Federico Castelli Gattinara |  | Roma

Con il progetto «The Independent», ideato dal direttore artistico Hou Hanru e curato da Elena Motisi e Giulia Ferracci con Simone Ciglia, il MaXXI da anni monitora e promuove spazi e modi alternativi di fare arte e ricerca, piattaforme indipendenti che vanno oltre le istituzioni canoniche.

«WunderMoRE», fino all’8 luglio al Foyer Carlo Scarpa, è il nuovo appuntamento dedicato al MoRE Museum, museo digitale nato nel 2012 da un’idea di Elisabetta Modena e Marco Scotti «che raccoglie, conserva ed espone on line progetti d’arte rifiutati o non realizzati del XX e XXI secolo» (www.moremuseum.org). Vincitore di «i8», l’iniziativa della fiera ArtVerona dedicata agli spazi indipendenti, MoRE al MaXXI fa rivivere progetti mai nati attraverso una quadreria d’immagini e materiali raccolti negli anni dall’archivio, mostrandone la grande valenza documentaria. Il titolo richiama le Wunderkammer dove
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