Che pittore il figlio del tintore!

Per i 500 anni della nascita e a 80 dall’ultima mostra a lui dedicata in città, a Palazzo Ducale esposti anche 50 dipinti e 20 disegni di Tintoretto

«Minerva protegge Pace e Abbondanza da Marte», di Jacopo Tintoretto, 1578, Venezia, Palazzo Ducale, Sala dell’Anticollegio
Lidia Panzeri |  | Venezia

È una mostra dalla lunga genesi quella che, a Palazzo Ducale dal 7 settembre al 6 gennaio, celebra i 500 anni della nascita di Jacopo Robusti detto il Tintoretto (Venezia 1519-94), coprodotta dalla Fondazione Musei Civici e dalla National Gallery di Washington (che la ospiterà dal 10 marzo 2019), «per assicurare una platea più ampia di quella europea», chiosa Gabriella Belli, direttrice della fondazione. Coinvolta, fin dal momento della sua nomina a direttrice delle Gallerie dell’Accademia, che nelle stesse date ospita la mostra «Il giovane Tintoretto», anche Paola Marini, che la cura insieme a Roberta Battaglia e Vittoria Romani.

La retrospettiva a Palazzo Ducale (catalogo Marsilio) è centrata sul periodo più fecondo dell’arte di Tintoretto, dalla piena affermazione verso metà degli anni Quaranta del Cinquecento fino agli ultimi lavori, riunendo 50 suoi dipinti e 20 disegni autografi prestati
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