I maestri e Margherita

La Sarfatti? Non solo amante del Duce

Pompeo Borra «Le amiche» 1927 olio su tela. Foto Ranzani
Ada Masoero |  | Milano

Il Museo del Novecento di Milano e il Mart di Rovereto dedicano un omaggio a Margherita Sarfatti (Margherita Grassini, 1880-1961), donna colta e determinata, carismatica e cosmopolita, che negli anni Venti e Trenta impresse un forte segno di rinnovamento sull’arte italiana, sul piano stilistico e dei contenuti così come nel suo sistema di diffusione.

Realizzate con Electa, che pubblica anche il catalogo congiunto, le due rassegne puntano su aspetti diversi ma complementari della sua figura. Al Museo del Novecento, «Margherita Sarfatti. Segni, colori e luci a Milano» (dal 21 settembre al 24 febbraio), curata da Anna Maria Montaldo e Danka Giacon con Antonello Negri, esplora i suoi rapporti con la città in cui nel 1902 si trasferì da Venezia, dov’era nata, in una colta e ricca famiglia ebraica, e dove aveva sposato l’avvocato Cesare Sarfatti. Vi resterà, da protagonista della vita culturale e
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