I Brueghel, ancora

A Bologna la terza mostra in tre anni dedicata alla dinastia di pittori fiamminghi

Pieter Brueghel il Giovane La trappola per gli uccelli, 1601 Olio su tavola, 37,5x56,6 cm Collezione privata Lussemburgo
Stefano Luppi |

Bologna. Si creano le prime code davanti a Palazzo Albergati, come avvenuto mesi fa in occasione della prima mostra organizzata a Bologna dalla società Arthemisia Group, dedicata a Maurits Cornelis Escher. In questo caso la ribalta è per «Brueghel. Capolavori dell’arte fiamminga», a cura di Sergio Gaddi e di Andrea Wandschneider, quest’ultimo direttore della Paderborn Städtische Galerie in der Reithalle.
La rassegna, aperta fino al 28 gennaio, mette in rilievo la lunga stirpe artistica dei Brueghel, attraverso le opere di Pieter Brughel il Vecchio, Pieter Brueghel il Giovane, Jan Brueghel il Vecchio, Jan Brueghel il Giovane, Abraham Brueghel e Ambrosious Brueghel, ai quali si aggiungono lavori di Hieronymus Bosch, Frans de Momper, Frans Francken, Hendrick van Balen, Joos de Momper.

In occasione della conferenza stampa di apertura, la scorso settimana a Bologna, il deus ex machina della rassegna, il
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© Riproduzione riservata Hieronymus Bosch, I sette peccati capitali, 1500-15 Olio su tavola, 86,5x56 cm Geneva Fine Arts Foundation Ginevra Pieter Brueghel il Giovane Danza nuziale allʼaperto 1610 ca. Olio su tavola, 74,2x94 cm Collezione privata U.S.A. Pieter Brueghel il Vecchio e bottega, «La Resurrezione» 1563 ca, olio su tavola, 107x 73,8 cm Collezione privata Belgio
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