Parigi, la Fiac non è solo una fiera
Parigi. Non dite più solo Fiac. Ormai tra specialisti, appassionati e parigini si parla di «Fiac week». La Fiera internazionale d’arte contemporanea che si è chiusa ieri supera infatti ormai di gran lunga le porte del Grand Palais e investe tutta la città.
Per il secondo anno consecutivo la Cité de la Mode ha accolto la Fiac bis battezzata «Officielle», con 69 gallerie. In questo mese l’offerta dei musei esplode con il Grand Palais che accoglie «Picasso.mania», il Musée d’art moderne che rende omaggio a Warhol e il Musée d’Orsay che «riapre le case chiuse» con la mostra «Splendori e miserie. Immagini di prostituzione». Per non parlare del percorso di mostre off «Musées en Seine» che, nei giorni della Fiac, segue il corso del fiume da un capo all’altro della città, dalla Maison de la Radio alla Bibliothèque Nationale.
La 42ma edizione, con 173 gallerie (di cui 10 italiane), ha
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