Duomo di Prato, restaurato il pulpito di Donatello e Michelozzo

Il pulpito di Donatello e Michelozzo nel Duomo di Prato
Laura Lombardi |

Prato. Si è conclusa la revisione conservativa del pulpito di Donatello e Michelozzo del Duomo di Prato, commissionato nel 1428 ai due artisti, che lavoravano come soci, dal colto preposto della pieve Niccolò Milanesi, già canonico del Duomo di Firenze.

Il grande pulpito architettonico scultoreo-pittorico polimaterico, posto in posizione angolare come «un grande nido» tra la facciata della pieve e lo spigolo, si compone di parti, come le sette formelle in marmo coi putti danzanti e il capitello bronzeo, che sono state musealizzate negli anni (nel capitello l’Opificio delle Pietre Dure trovò anche tracce di doratura), ma la struttura originale resta perlopiù all’aperto e necessita quindi di un periodico monitoraggio e di manutenzione.

Il restauro, condotto sotto l’alta sorveglianza di Cristina Gnoni della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Firenze, ha interessato la balaustra marmorea
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© Riproduzione riservata Capitello dopo il restauro di Daniele Piacenti L'ombrello del pulpito dopo il restauro
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