500 assunzioni, un pasticcio

Tina Lepri |

Roma. Una distrazione, un errore, insomma un pasticcio. Sembravano tutti d’accordo sul concorso che il ministro Franceschini ha deciso di lanciare entro marzo 2016 per assumente 500 tecnici dei Beni culturali e riempire così una parte del pauroso vuoto di figure professionali, almeno 700, nel Mibact. Inserito nella Legge di Stabilità in discussione al Parlamento, ha invece incontrato un ostacolo imprevisto.
Il 13 novembre due senatori della maggioranza hanno presentato in Commissione Bilancio al Senato, che l’ha approvato, un emendamento che abbassa e allarga i criteri di selezione: stabilisce che può partecipare al concorso anche chi ha una laurea triennale. Immediate le proteste di decine di associazioni: in testa quelle degli Archeologi, ma anche Cnr, Archeoimprese, Assotecnici, Finco, Cna, la Consulta Universitaria per la Storia dell’Arte (Cunsta) ecc. È intervenuto anche il presidente del
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