Concorso dei 500, controemendamento del Mibact: no alla laurea triennale

Archeologi impegnati in uno scavo
Tina Lepri |

Roma. Sembra risolto il problema dei criteri di ammissione al concorso per 500 funzionari previsto per il prossimo marzo dal Mibact. Un emendamento della maggioranza approvato dalla Commissione del Senato aveva ammesso al concorso anche chi avesse soltanto una laurea triennale in beni culturali.  Dopo le proteste, le dure critiche, la contrarietà dello stesso Consiglio Superiore dei Beni culturali, il Mibact ha presentato l’annunciato controemendamento che contraddice quello approvato dalla Commissione. Nella nuova dizione dell’art.1 comma 175 delle «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato» (Legge di stabilità 2016) è stato semplicemente cancellato l’emendamento. La legge è tornata alla precedente formulazione: per partecipare al concorso dei 500 sono necessarie la laurea magistrale e la specializzazione. Si attende ora il voto finale sulla Legge di stabilità.

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