Malato di perfezione

È improbabile che in Europa vi sia una collezione privata paragonabile alla collezione di Federico Cerruti

U.A. |

È improbabile che in Europa vi sia una collezione privata paragonabile a quella di Federico Cerruti. Paragonabile per l’estensione dei territori specialistici e temporali in cui si è estesa, dai libri alle rilegature, dai mobili alle arti decorative, dai fondi oro all’arte rinascimentale e post, all’Ottocento, alla modernità. Ma soprattutto a essa paragonabile per la qualità assoluta, altissima di ogni pezzo, nessuno escluso, del gran numero di opere e manufatti di cui la collezione è costituita.

Il direttore di uno dei grandi musei eclettici del mondo, del Louvre o del Metropolitan o dell’Ermitage, che avesse avuto la straordinaria fortuna di riceverla in dono, avrebbe potuto inserirla tale quale nel proprio museo, semmai sostituendo qualche pezzo del museo con quelli di più elevato livello che Federico Cerruti aveva meticolosamente scelto.

Come si può spiegare un livello così alto, diciamo
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