Rovereto, conoscenza, dialogo e tolleranza si costruiscono anche con i film

Al via da domani all'8 ottobre il ventisettesimo Festival Internazionale del Cinema Archeologico

Selinunte tra i due fiumi
Silvia Mazza |

Rovereto (Trento). «Un piccolo contributo alla conoscenza e quindi alla tolleranza»: è questo il senso più autentico che Dario Di Blasi vorrebbe fosse riconosciuto alla Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico, organizzata dalla Fondazione Museo Civico di Rovereto, che dirige dalla prima edizione e che, giunta alla 27°, apre i battenti da domani fino all’8 ottobre. In questi anni «ho visto con orrore ogni sorta di guerre, crudeltà e sopraffazioni, la guerra nei Balcani, la strage delle torri gemelle, un Medio Oriente sempre in fiamme, eccidi di ogni tipo in Africa, migrazioni epocali a causa d’infiniti conflitti, non ultima l’anno scorso l’uccisione di Khaled al-Asaad a Palmira». Ma lo scarto che esiste tra «una insofferenza così diffusa, un disagio sociale così generalizzato, un odio così radicato» e la capacità di offrire anche solo un «piccolo contributo» sembra rendere il
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© Riproduzione riservata Marly, il castello scomparso del Re Sole
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