Al MaXXI di Roma le foto sconvolgenti degli orrori siriani

Migliaia di Immagini sconvolgenti degli orrori in Siria sono esposte al MaXXI
Tina Lepri |

Roma. La mostra fotografica «Nome in codice Caesar: Detenuti siriani vittime di torture» al Museo MaXXI di Roma da stasera a domenica 9 ottobre, non è una esposizione per tutti. È un viaggio nell'orrore. «Immagini scioccanti», avvisa un cartello all’ingresso.

Sono 53.275 le fotografie dei detenuti nelle carceri di Bashar Assad scattate da Caesar, ex ufficiale della polizia militare siriana, che è riuscito a far uscire le immagini dalla Siria nel 2013 (Caesar è lo pseudonimo della persona che da allora vive nascosta e su cui pende una condanna a morte emessa dal Governo siriano). Ritraggono corpi amputati e martoriati, tutti con segni di pesanti torture, i volti resi irriconoscibili dalle percosse e dal sangue. Le foto sono state scattate con il permesso delle autorità governative allo scopo di documentare l’identità dei prigionieri: non per ragioni di giustizia ma per avere un «quadro di
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