Design da riscoprire: le sedie udinesi che sfidarono le Thonet

A fine Ottocento i mobili in legno curvato della società Volpe rivaleggiavano con le realizzazioni della casa viennese. Poi il declino e l'oblio

La copertina del volume
Luca Scarlini |

I territori di confine hanno spesso fatto da sfondo in Italia dalla fine dell’Ottocento a esperienze innovative, uniche, che dialogavano, sia pure nella complessità di un tempo fortemente segnato dalla rivendicazione nazionale, con le innovazioni europee.
La società Volpe, innovativa nel design industriale, ebbe in Italia un ruolo importante nella creazione di mobili e manufatti curvati a vapore (e specialmente in legno di faggio), che rivaleggiavano con le illustri produzioni Thonet di Vienna. Anzi, in molti casi le creazioni realizzate a Udine, e talvolta firmate dall’architetto Sezession Max Fabiani, sono state impropriamente attribuite al marchio più famoso.

Ora il libro di Manuela Lombardi Borgia e Giovanni Renzi rende giustizia in modo documentato (e di speciale interesse risulta la ripubblicazione dei dimenticati cataloghi dell’impresa) a questo negletto marchio, ricostruendo la fortuna e la
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