Pompei, saccheggi e recuperi: in mostra all'Antiquarium «Il corpo del reato»

Brocca con palmette a figure rosse
Carlo Avvisati |

Pompei (Napoli). «Il corpo del reato» è un tesoretto di centonovanta straordinari reperti archeologici: crateri apulo-campani a figure rosse e nere, olle, piatti decorati, skyphoi a vernice nera con figure in bianco, materiali votivi fittili, frammenti di mosaico, esposti da oggi al 27 agosto nelle sale al terzo piano dell’Antiquarium pompeiano. Tutti oggetti che, sottolineano i curatori della mostra, simboleggiano il saccheggio a cui sistematicamente è stato sottoposto il patrimonio culturale italiano, nonché la cruda testimonianza della perdita di conoscenza da parte della società delle bellezze custodite dal territorio.

I reperti esposti sono il frutto di una selezione operata tra i materiali oggetto di 45 sequestri (condotti in gran parte a Pompei e nelle aree limitrofe di Boscotrecase, Gragnano e Sant’Antonio Abate) custoditi nei depositi della Soprintendenza Speciale di Pompei e
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