Alla Centrale Montemartini la bambola di Crepereia Tryphaena

Pezzi straordinari, finora visti solo in occasione di mostre, nell'esposizione permanente del museo romano

Mosaico con leone e amorini
Federico Castelli Gattinara |

Roma. Bellissime novità alle Centrale Montemartini, il museo archeologico nato quasi vent’anni fa negli spazi riconvertiti di un’ex centrale elettrica di primo Novecento come deposito temporaneo, poi trasformato in sede permanente dei Musei Capitolini.
Dal 1° giugno arrivano pezzi straordinari, di norma custoditi nei depositi, tra cui il famoso corredo funerario di Crepereia Tryphaena, fanciulla morta prima delle nozze, ritrovato a fine Ottocento durante lo scavo per la costruzione di Palazzo di Giustizia. È costituito da una serie di gioielli in oro e pietre preziose e oggetti da toeletta, ma soprattutto dalla straordinaria bambola d’avorio con arti snodabili, probabilmente di manifattura egiziana, databile intorno alla metà del II secolo dopo Cristo. Altri arrivi sono tre bellissimi mosaici policromi d’età repubblicana nella sala Colonne e un quarto più tardo al primo piano, nella sala
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© Riproduzione riservata Mosaico ratto Proserpina Corredo funerario di Crepereia Tryphaena Corredo funerario di Crepereia Tryphaena: Corona di foglie di mirto con fermaglio d’argento; collana d’oro con pendagli di berillo; orecchini d’oro con perle Mosaico con ratto di Proserpina (part.) Corredo funerario di Crepereia Tryphaena Mosaico con scena nilotica Corredo funerario di Crepereia Tryphaena: la bambola di avorio Corredo funerario di Crepereia Tryphaena: cofanetto in avorio e osso Mosaico con labirinto Ritratto di Agrippina Minore
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