Genova, al Museo del Mare inaugurata una nuova ala dedicata alle migrazioni

Barcone di emigranti
Tina Lepri |

Genova. L’immigrazione che cambia è il soggetto della mostra permanente che il Galata, il Museo del Mare di Genova, ha inaugurato nella sezione Mem-«Memoria e migrazioni»

Una cronistoria a partire dal 1973, quando quelli che arrivarono superarono le partenze degli italiani, fino alle ultime terribili vicende diventate dramma quotidiano delle emigrazioni. Uno spazio che serve soprattutto a «Dare voce a chi difficilmente ce l’ha», dice il direttore del Museo Pierangelo Campodonico.
Basta toccare gli schermi nelle sale che contengono fotografie, documenti, opere della lunga storia dell’emigrazione (non solo dei 5 milioni di persone arrivate nel nostro Paese negli ultimi decenni ma anche quella degli italiani partiti in cerca di fortuna) e si avviano i video, le voci, i racconti di uomini e donne dalla Somalia, dal Bangladesh, dalle Filippine, dal Sudan, dalla Moldavia. Centinaia le interviste
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© Riproduzione riservata Emigrati italiani: una fotografia della nuova sezione del Museo del Mare di Genova Nuova sezione sull'emigrazione al Museo Galata di Genova
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