I signori della zona rossa
Il comandante dei Vigili del Fuoco Cristiano Cusin racconta l'operato del Nucleo interventi speciali nelle aree colpite da terremoti. «Gli accorgimenti che occorrono per trasportare un quadro sono in pratica gli stessi che usi per estrarre e portare in salvo le persone»
Amatrice (Rieti). Non fanno parte dei Caschi blu della cultura, ma sono i signori assoluti della zona rossa. I Vigili del Fuoco, dal 24 agosto impegnati in prima linea nella ricerca e nel recupero delle vittime del terremoto e dei dispersi, stanno svolgendo un lavoro straordinario anche nella salvaguardia del patrimonio storico e artistico. A raccontarmelo è il comandante Cristiano Cusin. Ingegnere, cinquantadue anni, veneto di Rovigo, guida il comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Mantova e in questa emergenza è stato chiamato a dirigere gli uomini del Nis, Nucleo interventi speciali.
Vigili del Fuoco e beni culturali. Un binomio non inedito.
La priorità è sempre la salvezza delle vite umane. Cessata questa fase, ci si occupa anche dei beni culturali, sia quelli mobili, che vanno prelevati e messi in sicurezza, sia quelli immobili, gli edifici di valore storico e artistico dunque, che devono essere
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