Frederick Stibbert, l'«extravagant» che collezionava sogni

La sua casa museo sulla collina fiorentina è un autoritratto in forma di dimora

La copertina del volume
Luca Scarlini |

Enrico Colle, direttore del Museo Stibbert, e Simona Di Marco, vicedirettrice dell’istituzione e autrice della biografia uscita da Allemandi nel 2008, raccontano con vivacità in questo volume, con contributi di Monica Becattini, Riccardo Franci e Dominque-Charles Fuchs il collezionista anglo-fiorentino che nella sua dimora di Montughi ha lasciato una raccolta ampia e eterogenea di oggetti da ogni parte del mondo.

Discendente di una famiglia che aveva accresciuto le proprie fortune in India, alla maggiore età si ritrovò proprietario di una notevole eredità, ma seppe anche accrescerla con sagaci speculazioni finanziarie, sbalordendo i suoi tutors che lo consideravano «extravagant», ossia in fondo destinato a sicura rovina. Una selezione di immagini, nella parte finale del volume, riassume i maggiori interessi del nostro, che amava sfrenatamente i travestimenti storici, e nella sua grande dimora, dove
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(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)

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