Paolo e Paola Staccioli, padre e figlia a Scandicci

Un'opera di Paola Staccioli
Carla Cerutti |

Scandicci (Firenze). Scandicci apre i suoi luoghi più rappresentativi all’arte della ceramica contemporanea e lo fa rendendo omaggio, fino al 3 dicembre, a due artisti, padre e figlia, strettamente legati alla cittadina, dove vivono e lavorano: Paolo e Paola Staccioli. La mostra «Passaggi», curata da Marco Tonelli, colloca in un itinerario poetico e, al contempo, reale le grandi figure del padre, in bronzo e ceramica, e le più piccole invenzioni domestiche della figlia all’interno e all’esterno dell’Auditorium, nel grande piazzale della Resistenza e alla fermata della Tramvia che collega Firenze a Scandicci. Sculture giganti, che rappresentano figure del mito e figure del quotidiano, accolgono i viaggiatori in arrivo e in partenza, mentre guerrieri, guerriere e cavalli su ruote, anch'essi in bronzo, sono messi a guardia del piazzale antistante il Nuovo Centro, realizzato nel 2013 su progetto
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