La quinta stagione è un'Arpia

La «quinta stagione» di Luciano Capriotti
Francesca Romana Morelli |

Roma.  Al Church Palace, prestigioso complesso religioso dotato di un hotel in un grande parco, che racchiude un ninfeo settecentesco, si sono festeggiati i cinquant’anni della ditta e galleria romana  Poignee, legata alla scultura in bronzo ma anche a prodotti di arte decorativa e di arredamento nello stesso materiale.
Nell’occasione, e visitabile fino al 12 ottobre, è stata allestita l’ultima produzione del romano Luciano Capriotti con cinque «Arpie» raffiguranti le quattro stagioni e la quinta stagione, che, nella tradizione taoista, indica la «stagione di mezzo»  (nella foto). A queste opere si uniscono una decina di angeli in bronzo e altrettanti in terracotta, per cui lo scultore si è ispirato alle sculture berniniane che decorano il Ponte degli Angeli.  I temi e lo stile delle opere di Capriotti mescolano un certo espressionismo e un senso visionario che affondano le radici in un humus
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