Il silenzio è d’oro

Da Kandinskij a Cage, spiritualità e astrazione

«Blauer Blick», 1910, di Arnold Schönberg
Stefano Luppi |  | Reggio Emilia

Palazzo Magnani sceglie un filone inusuale, tra arte e musica, per la rassegna «Dall’astrattismo spirituale di Vasilij Kandinskij al silenzio illuminato di John Cage» che si svolge dall’11 novembre al 25 febbraio. Il percorso curato da Martina Mazzotta prende le fila dall’esposizione di alcuni bozzetti di opere di Richard Wagner dell’Archivio Ricordi di Milano e della «Fantasia di Brahms» di Max Klinger.

Segue un nucleo di 54 opere di Kandinskij: dipinti, acquerelli, grafiche provenienti da musei come il Centre Pompidou di Parigi e il Wahn Schloss di Colonia, tra cui gli acquerelli dipinti per lo spettacolo teatrale «Quadri di un’esposizione». Lo Spirituale nell’arte, il più celebre testo teorico dell’artista russo, è messo a confronto con il musicista e artista lituano Constantin Čiurlionis, rappresentato in mostra da opere e spartiti provenienti dall’omonimo museo di Kaunas in
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© Riproduzione riservata «Buhnenentwurfe zu Musorsky», 1928, di Vasilij Kandinskij
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