Alfano e Lo Savio cugini diversi

Al Mart la doppia retrospettiva di due artisti rari, precursori da riscoprire

Carlo Alfano, Soggetto spazio soggetto, Mart di Rovereto, veduta della mostra. Foto: Mart, Bianca Lampariello
Camilla Bertoni |  | Rovereto (Tn)

Rovereto (Tn). «Francesco Lo Savio» (a cura di Silvia Lucchesi, Alberto Salvadori e Riccardo Venturi) e «Carlo Alfano. Soggetto spazio soggetto» (a cura di Denis Isaia e Gianfranco Maraniello, in collaborazione con l’Archivio Alfano, entrambe fino al 18 marzo) valgono la visita al Mart. I due artisti, poco esposti e poco noti, sono della stessa generazione (Lo Savio nato nel 1935 a Roma, morto suicida nel 1963, Alfano nato a Napoli nel 1932 è scomparso nel 1990), ma di fatto le due mostre si pongono in successione cronologica.

Si esce con la sensazione di aver attraversato fatti rimasti marginali e singolari, di aver visto opere potenti, dalla capacità di trasmettere un pensiero profondo, anticipatrici di declinazioni minimal e concettuali.

Con un salto indietro, quasi fisico, in tempi di fermento culturale eccezionale, la mostra di Lo Savio prende inizio dalla ricostruzione della piccola e
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