La passione degli inglesi per Guercino

L’ammirevole perfezionamento di Nicholas Turner degli studi devotissimi di Denis Mahon

La copertina del volume
Arabella Cifani |

Chi ha avuto il piacere di conoscere e collaborare per molto tempo con Denis Mahon (1910-2011), insigne collezionista ma soprattutto storico dell’arte sa quanto l’Italia gli debba. Sir Denis, infatti, contribuì molto prima dell’ultima guerra mondiale a riscoprire e valorizzare l’arte barocca italiana, a quel tempo negletta; egli riunì, con intelligenza e sagacia economica non comune, una straordinaria pinacoteca che comprendeva Carracci, Reni, Poussin, Caravaggio: tutti pittori che allora ben pochi volevano.

La collezione è stata generosamente suddivisa, per suo volere, fra musei italiani, irlandesi e inglesi.La grande passione di Sir Denis fu però il pittore emiliano Giovan Francesco Barbieri detto il Guercino(1591-1666), di cui fu conoscitore formidabile. Ci insegnò a salire sugli altari e a guardare da vicino le tele del pittore emiliano per scoprine i segreti tecnici, a distinguere le copie
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