Prina, Cuoghi, Guyton e l'archeologia pompeiana: la primavera del Madre è trasversale

Wade Guyton, SIAMO ARRIVATI: Un tled 2017 Stampa a getto di inchiostro Epson UltraChrome HDX su lino © Wade Guyton Foto © Ron Amstutz
Olga Scotto di Vettimo |

Napoli. Complessa e trasversale per temporalità e tematiche è la programmazione prevista dal Museo Madre a Napoli per i prossimi mesi e illustrata lo scorso 4 aprile al Museo del Novecento a Milano.
Il 18 aprile sarà presentato il volume Atlante dell'arte contemporanea a Napoli e in Campania 1966-2016, a cura di Vincenzo Trione (ore 18, sala Re_Pubblica Madre, piano terra), conclusione del progetto del Dipartimento di Ricerca che ha restituito un primo studio sistematico sulle vicende artistiche a Napoli e in Campania dal 1966 al 2016.

La programmazione espositiva, invece, verrà inaugurata il prossimo 14 maggio con la mostra «Stephen Prina. English for Foreigners» (fino al 16 ottobre), curata da Andrea Viliani. Nella sala Re_Pubblica Madre l’artista statunitense (Galesburg, Illinois, 1954) presenterà opere inedite, ideate per la mostra a Napoli, città in cui Prina espose nel 1986 in occasione
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(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)

© Riproduzione riservata Wade Guyton, SIAMO ARRIVATI: Untitled 2013, veduta dell’allestimento a «2013 Carnegie International», Carnegie Museum of Art, Pittsburgh, PA, 2013 Roberto Cuoghi, PERLA POLLINA 1996-2016: progetto per invito 2017. Courtesy l’artista. Foto © Alessandra Sofia Roberto Cuoghi, Untitled (dettaglio), 2015 Foto © Alessandra Sofia Stephen Prina, ENGLISH FOR FOREIGNERS: ENGLISH FOR FOREIGNERS 2017 immagine digitale per la stampa Courtesy l’artista; Galerie Gisela Capitain, Colonia; Petzel, New York Stephen Prina, ENGLISH FOR FOREIGNERS: «He was but a bad  translation». Veduta dell’allestimento alla Kölnischer Kunstverein, Colonia, Germania, 2011 © l’artista Courtesy Galerie Gisela Capitain, Colonia & Kölnischer Kunstverein, Colonia, Germania, 2011 Foto © Simon Vogel Pompei@Madre: pavimento con scaglie di marmo policromo dalla Casa di Marco Fabio Rufo (dimensioni: 2,5x1,8 m) Archivio Soprintendenza Speciale Pompei Courtesy Soprintendenza Speciale Pompei Foto © Umberto Cesino, rielaborazione Giuseppe Barbella
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