Milano, per l'Ultima Cena di Leonardo un «restauro ambientale» finanziato da Mibact e Eataly

Ada Masoero |

Milano. «Avrà cinquecento anni di vita in più»: questo l’annuncio oracolare diffuso nell’invito alla presentazione del restauro dell’«Ultima Cena» di Leonardo da Vinci, progettato dal Mibact con Iscr, Cnr, Università Bicocca, Bocconi e Politecnico di Milano e Università di Hong Kong, e promosso dal Ministero stesso (1,2 milioni di euro, in più anni) e da Eataly, che erogherà un milione di euro (50 per cento per il progetto, 50 per la comunicazione). Il tutto, coordinato da Arts Council, affiancato negli Usa da Irs-Italian Renaissance Fund.
Quella promessa impegnativa (ma chi ha quantificato il dato? E chi può garantirlo?), accompagnata dalla battuta «una Cena così non la puoi perdere!», non poteva che stupirci, anche perché ricordavamo bene lo straordinario lavoro di restauro condotto sull’«Ultima Cena» da Pinin Barcilon Brambilla in oltre 20 anni di lavoro, concluso nel non lontano
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© Riproduzione riservata Il Cenacolo vinciano. © Museo del Cenacolo e Mibact Oscar Farinetti, Stefano L'Occaso, Andrea Guerra, Joe Bastianich alla presentazione all'Eataly Smeraldo di Milano. Foto: Paolo Gai
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