Taormina, al G7 due opere di Antonello da Messina al posto del Caravaggio negato

A Palazzo Corvaja per un mese saranno esposti il «Ritratto d'ignoto» dal Museo Mandralisca e la «Vergine annunciata» dell'Abatellis. Progetto culturale assente e rischi conservativi

La «Vergine Annunciata» di Antonello da Messina dalla Galleria Regionale di Palazzo Abatellis a Palermo
Silvia Mazza |

Taormina (Messina). Che l’esposizione di opere d’arte per eventi come il prossimo G7, il 26 e 27 maggio, a Taormina abbia poco a che fare con un progetto culturale dotato di una pur minima credibilità e, non sia altro, invece, che un’esibizione dei «gioielli di famiglia» lo dimostra la soluzione su cui è caduta, alla fine, la decisione dei capolavori da mostrare ai capi di Stato. Dopo il no di Siracusa al prestito del Caravaggio, saranno, infatti, due Antonello da Messina, l’«Annunciata» di Palazzo Abatellis e il «Ritratto di ignoto» del Museo Mandralisca, a essere esposti per un mese, al piano terra di Palazzo Corvaja, che non sembra offrire sufficienti garanzie conservative e dove, appunto, si realizzerà un impianto di climatizzazione ad hoc. Si tratta, infatti di due opere particolarmente delicate.

Il dipinto di Cefalù è dotato di una teca con «un dispositivo, ci spiega il progettista
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© Riproduzione riservata Il «Ritratto d'ignoto» di Antonello da Messina della Fondazione Mandralisca di Cefalù
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