Il profumo nella pistola

Nel veneziano Palazzo Mocenigo in mostra i flaconi più bizzarri della collezione Storp

Flacone realizzato in un nocciolo di pesca. Inghilterra, secolo XIX. Collezione Drom
Carla Cerutti |

Venezia. Da sempre la storia del profumo è legata alla storia dell’uomo, tanto nelle pratiche religiose quanto nell’antica arte della seduzione, e imprescindibile dalla storia del profumo è quella del suo contenitore, il flacone, la cui evoluzione di forme e materiali può tracciare un interessante percorso della storia dell’artigianato e del costume. Con questo intento la famiglia Storp, proprietaria della tedesca Drom Fragrances e di una collezione di flaconi da profumo di oltre 3mila pezzi, da alcuni anni, in collaborazione con Mavive e sotto l’egida del Muve, organizza piccole mostre a tema nel rinnovato Palazzo Mocenigo a Venezia, sede del Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume con una sezione specifica dedicata al profumo. L’ultima, attualmente aperta fino al 1° ottobre con il titolo «Cabinet of curiosities. La Collezione Storp», vuole illustrare, attraverso la selezione di
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(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)

© Riproduzione riservata Contenitore olfattivo in argento, a forma di coccodrillo. Europa, secolo XIX. Collezione Drom Doppio flacone in vetro rosso con fischietto in argento. Boemia Secolo XIX
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