SPECIALE VENEZIA A Ca' Pesaro la collezione Carraro

In comodato al museo veneziano una raccolta che spazia nell'intero Novecento, dall'arte vetraria ai mobili Liberty, dalla pittura alla scultura

Giorgio Morandi, «Natura morta», 1943. Collezione Carraro
Lidia Panzeri |

Venezia. Grazie a Chiara e Francesco Carraro, da trent’anni appassionati collezionisti, la Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro si arricchisce di un nuovo lascito, con un’ottica che include nell’arte anche preziosi oggetti d’arredo. Vengono così a far parte in comodato della collezione del museo 82 opere, compresi oggetti che finora ne erano esclusi, come la splendida collezione di vetri, firmati tra gli altri da Ercole Barovier, Carlo Scarpa, Fulvio Bianconi, Napoleone Martinuzzi,  Archimede Seguso, Paolo Venini e Vittorio Zecchin,  o le rare creazioni di arredamento dell’inizio del Novecento, con nomi di grido come Eugenio Quarti e Carlo Bugatti. Accanto a questi, una selezione di sculture e dipinti di grande livello: spicca, per dimensioni (380x915 cm), il «Polittico Garagnani» (1957) di Gino Severini restaurato per l’occasione dalla Fondazione Carraro, insieme alle
...
(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)

© Riproduzione riservata Antonio Donghi, «Gli amanti alla stazione», (La partenza, L’attesa, Alla stazione), 1933. Collezione Carraro Un vetro di Napoleone Martinuzzi per Venini, 1929-30, Collezione Carraro
Altri articoli di Lidia Panzeri