SPECIALE VENEZIA Acute intuizioni

A Palazzo Fortuny una mostra sui «lampi improvvisi» della conoscenza, all'origine della creatività

«Untitled», 2008, di Cy Twombly
Lidia Panzeri |

Venezia. L’intuizione, all’origine della creatività, è un concetto sulla cui definizione si sono arrovellati poeti e filosofi come Giacomo Leopardi, Spinoza, Kant, Hegel e Bergson. Ad esso è dedicata la mostra «Intuition», a Palazzo Fortuny dal 13 maggio al 26 novembre, curata da Daniela Ferretti e Axel Vervoordt, appuntamento conclusivo del ciclo iniziato con «Artempo» nel 2007. Trasversale nel tempo, dalle steli antropomorfe del 3.000 a.C. rinvenute nel Sud della Francia alle creazioni di artisti under 30, e nei movimenti rappresentati, dal Romanticismo all’Astrattismo di Kandinskij, caratterizzato da una forte valenza spirituale e dall’apporto musicale di Arnold Schönberg, al Surrealismo insito negli occhi dei pesci di Bruna Esposito, che si arrampicano dal piano terra al primo piano dell’edificio, all’Action painting di Jackson Pollock, di cui si sottolinea l’origine sciamanica
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