Il futuro secondo Norman Foster

L'architetto inglese inaugura a Madrid la sede della sua fondazione

Un interno della Norman Foster Foundation a Madrid © Norman Foster Foundation
Roberta Bosco |

Madrid. Con il congresso «Future is now» il 1° giugno prende avvio l'attività della Norman Foster Foundation, l’ultima iniziativa dell'architetto britannico, fortemente voluta anche da sua moglie Elena Ochoa, collezionista e fondatrice di Ivorypress, casa editrice e spazio espositivo di Madrid.
La nuova sede della Norman Foster Foundation è il palazzo costruito nel 1912 per il  duca di Plasencia in calle Monte Esquinza, nel quartiere madrileno di Chamberí. La fondazione è un ente non profit dedicato alla ricerca, all’educazione e all’elaborazione di progetti di architettura, design e urbanistica: il primo progetto è un «Droneport» di facile allestimento per inviare medicine e beni di prima necessità alle zone belliche o di difficile accesso. Il prototipo è esposto dallo scorso marzo nell’Arsenale di Venezia.
«Il futuro delle nostre città obbliga ad affrontare i crescenti problemi
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© Riproduzione riservata La sede della Norman Foster Foundation a Madrid © Norman Foster Foundation Un interno della Norman Foster Foundation a Madrid © Norman Foster Foundation
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