Roma, eccezionali reperti archeologici riafforano durante i lavori della metro C

Per la prima volta nella storia della capitale riemergono interi soffitti lignei del II secolo d.C.

Una parte dei reperti riaffiorati durante gli scavi per la Metro C a Roma
Tina Lepri |

Roma. Dopo la grande caserma di età imperiale all’Amba Aradam e i reperti dell’azienda agricola del I secolo a piazza San Giovanni, la metro C continua a riservare meraviglie e sorprese agli archeologi. È davvero storica la scoperta avvenuta ancora una volta in via dell’Amba Aradam. All’interno di un pozzo di ventilazione, a nove metri di profondità, stanno riaffiorando due stanze che gli archeologi della Soprintendenza guidati da Francesco Prosperetti ritengono di epoca traianea, quindi successivi al 100 d.C. L’eccezionalità della scoperta è che per la prima volta a Roma, emerge, oltre a raffinati pavimenti con mosaici e corredi di una casa, un soffitto di legno intero con travi, travetti e tavolato con i chiodi dalla testa larga che seguono fedelmente le istruzioni costruttive tracciate da Vitruvio (80 a.C.-15 a.C.) nel suo trattato De architectura. L’immobile è stato distrutto, sembra,
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