Ponti d’oro

Prolifico, visionario, moderno per vocazione e colto citazionista, il fondatore di «Domus» è al centro di una gigantesca retrospettiva che spazia su tutti i versanti della sua multiforme attività

Gio Ponti con la moglie Giulia Vimercati e due dei loro quattro figli nella casa di via Dezza a Milano, completamente disegnata dall'architetto, nel 1957.
Carla Cerutti |  | Parigi

Per la prima volta, Parigi rende onore a Gio Ponti (1891-1979) con una grande retrospettiva al Mad - Musée des Arts Décoratifs, dal 19 ottobre al 10 febbraio. La mostra «Tutto Ponti, Gio Ponti archi-designer» nasce con l’intento di far conoscere al grande pubblico francese la figura di uno degli architetti e designer italiani più significativi, a livello internazionale, del XX secolo, illustrandone la prolifica e variegata attività dal 1921 al 1978 in tutti gli ambiti da lui esperiti: architettura, design industriale e non, nel settore del mobile, dell’illuminazione, della ceramica, del vetro e del metallo, oltre all’incessante promozione, attraverso l’editoria e segnatamente le pagine di «Domus», delle arti decorative italiane di qualità.

Più di 500 pezzi, provenienti da importanti collezioni pubbliche e private di tutto il mondo, alcuni mai esposti in precedenza, sono collocati in un
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