Intorno alla «Visione di Sant'Andrea Corsini»

15 opere per ripercorrere la storia e la fortuna di un capolavoro di Guido Reni

La mostra «Guido Reni, i Barberini e i Corsini. Storia e fortuna di un capolavoro» a cura di Stefano Pierguidi. Foto: Alberto Novelli
Federico Castelli Gattinara |

Roma. Dal 16 novembre al 17 febbraio un focus alla Galleria Corsini riporta un capolavoro di Guido Reni già molto lodato dal Longhi, la «Visione di Sant’Andrea Corsini», nel palazzo della famiglia nobiliare in via della Lungara e ci racconta l’immediata e vasta fortuna dell’opera del maestro bolognese. La tela, realizzata in occasione della canonizzazione del santo trecentesco vescovo di Fiesole voluta da papa Urbano VIII Barberini nel 1629, fu commissionata dai Corsini ed esposta a Palazzo Barberini fino al 1936, quando passò ai Corsini di Firenze (oggi è agli Uffizi).

Per la prima volta viene messa a confronto sia con la replica di Agostino Masucci, realizzata un secolo dopo per la versione a mosaico di Fabio Cristofari voluta da papa Clemente XII Corsini per l’altare della cappella di famiglia in San Giovanni in Laterano (1730), rimasta in via della Lungara, sia con l’altrettanto celebre
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