Ho comprato solo opere incercabili

Così Vittorio Sgarbi definisce le opere della collezione di famiglia, in mostra a Ferrara

Aquila modellata da Niccolò dell'Arca per il «San Giovanni evangelista» della chiesa bolognese di San Giovanni in Monte (1478 ca), Ro Ferrarese, Fondazione Cavallini Sgarbi
Stefano Luppi |  | Ferrara

«Un dono alla mia famiglia, in particolare a mio fratello Vittorio e a mia madre Caterina Cavallini, senza tralasciare i silenzi compiaciuti di mio padre Giuseppe, scrittore. Siamo una famiglia che ha consacrato una vita alla ricerca, alla scoperta, alla cura del bello»: così alcuni mesi fa Elisabetta Sgarbi, fondatrice della casa editrice La Nave di Teseo e presidente di Baldini&Castoldi, annunciava la mostra «La collezione Cavallini Sgarbi. Da Niccolò dell’Arca a Gaetano Previati. Tesori d’arte per Ferrara». La rassegna, allestita nel Castello Estense dal 3 febbraio al 3 giugno, espone 130 opere di proprietà della famiglia Sgarbi, tra le circa quattromila raccolte soprattutto, ma non solo, dallo storico dell’arte Vittorio Sgarbi, neoassessore alla cultura della Regione Sicilia.

Il percorso è diviso per stanze al piano nobile dell’ex reggia, con «sottolineature» specifiche per alcune opere
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