Leni Riefenstahl torna a Berlino

Leni Riefenstahl, riprese sul set di «Olympia» (1936), Bundesarchiv, Bild 146-1988-106-29
Francesca Petretto |  | Berlino

Il 4 febbraio Hermann Parzinger ha firmato per la Stiftung Preußischer Kulturbesitz, la Fondazione per i beni culturali prussiani da lui presieduta, l'atto di acquisizione del gigantesco lascito di Leni Riefenstahl (1902-2003), la leggendaria «Filmemacherin» del Terzo Reich. Si tratta di un archivio di film (originali, digitalizzati e masterizzati), fotografie, manoscritti e sceneggiature, lettere, diari, atti e documenti, insieme con la sua scrivania, i suoi tavoli di lavoro di taglio e montaggio e persino alcuni capi d'abbigliamento d'epoca.

Impossibile separare vita e carriera della talentuosa regista berlinese dal più terribile evento storico del Novecento, quando nel 1933 scese il buio in Europa. Lei stessa, in un celebre documentario che la ritrae ancora attivissima novantenne, non ne nasconde la vicinanza, pur negandola politicamente; sappiamo della simpatia, assolutamente ricambiata, per Adolf
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