Come brucia Bruce

Allo Schaulager di Basilea la monumentale retrospettiva dell’intramontabile Nauman

Bruce Nauman, «Contrapposto Studies I through VII» (2015-16)
Kenneth Baker |  | Basilea

Quando Bruce Nauman entrò nel programma per laureati della University of California a Davis nel 1964, l’istituto era ancora conosciuto soprattutto per il suo corso di agricoltura. Ma qui studiarono diversi artisti, tra cui Robert Arneson, Manuel Neri, William T. Wiley e Wayne Thiebaud, che avrebbero guidato il movimento artistico nordcaliforniano della Bay Area. Molti dei professori videro in Nauman un’intelligenza e un’indipendenza rare (aveva già iniziato a interessarsi di musica, filosofia e fisica quando era studente all’Università del Wisconsin), ma nessuno aveva intuito il ruolo fondamentale che avrebbe avuto nell’arte del ’900. Quasi nessuno. Jane Livingston e Marcia Tucker, all’epoca curatrici rispettivamente del Los Angeles County Museum of Art (Lacma) e del Whitney Museum of American Art di New York, proposero la prima retrospettiva itinerante di Nauman nel 1972 e nel 1973 (io, lo
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