Varata la «Carta del paesaggio». Ma troverà ascolto?

Il ministero pubblica con le associazioni ambientaliste un documento di principi guida per chi guiderà il Paese

Paesaggio umbro con in lontananza Assisi. Foto di Stefano Miliani
Stefano Miliani |

Roma. Un messaggio con qualche linea guida per chi si appresta a governare il Paese affinché abbia a cuore la salvaguardia dei paesaggi e anche di quei territori che godono senza merito dell’etichetta di Belpaese. Tale vuole essere la Carta Nazionale del Paesaggio con cui la sottosegretaria al Ministero dei Beni culturali e del Turismo Ilaria Borletti Buitoni intende coronare «il percorso avviato con gli Stati Generali nell’ottobre scorso e il lavoro svolto dall’Osservatorio Nazionale del Paesaggio». Sotto, in allegato, trovate in pdf l’intero documento che enuncia principi da difendere e troppo frequentemente elusi o traditi.

Indicare strategie
Chi ha steso il testo suggerisce che un paesaggio tutelato può anche contribuire a «contrastare degrado sociale e illegalità», esorta a «contrastare l’abusivismo» e suggerisce «politiche per il paesaggio rurale agrario e forestale». La
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