Palermo, Sgarbi deve lasciare l'assessorato ai Beni culturali: «Hanno deciso loro che me ne dovevo andare»

Per il neodepuatato e aspirante ministro anche una mozione di censura dei 5Stelle

Sgarbi è intervenuto all'inaugurazione della mostra «Antonello incontra Laurana» nel palermitano Palazzo Abatellis
Giusi Diana |

Palermo. Vittorio Sgarbi, neoeletto deputato alla Camera con Forza Italia, non sarà più assessore dei Beni culturali e dell'identità siciliana (era stato indicato in giunta da Silvio Berlusconi). Il critico ferrarese lo ha dichiarato ai giornalisti ieri a Palazzo Abatellis, a margine della conferenza stampa per l'inaugurazione della mostra «Antonello incontra Laurana». «Hanno deciso loro che me ne devo andare», dice riferendosi al presidente Musumeci e al governo regionale.

Se sulla fine dell'esperienza siciliana c'è dunque la conferma, sulla tempistica delle dimissioni c'è invece grande incertezza. Nel calendario dell'Assemblea regionale siciliana era circolata già una data: il 27 marzo, mentre Sgarbi vorrebbe avvalersi ancora di un mese per decidere, cosa che il regolamento della Camera prevede; la data delle sue dimissioni slitterebbe in questo caso agli inizi di maggio, cosa che gli consentirebbe
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