Crotone, scoperta area archeologica sul fiume Neto

Riemersi i resti di una tomba a cista dell'Età del Bronzo

La Guardia di Finanza sul luogo del ritrovamento archeologico, il letto del fiume Neto vicino a Crotone
Tina Lepri |

Crotone. Sono arrivati prima i finanzieri dei tombaroli, insospettiti dai movimenti di persone in una zona poco frequentata del fiume Neto, vicino a Crotone, in Calabria. Risalendo il letto del fiume, ora in secca, la pattuglia ha scoperto i resti di una tomba a cista con urna cineraria dell’Età del Bronzo medio (1600-1325 a.C.), in un’area archeologica finora ignota agli studiosi. La Soprintendenza per i Beni culturali della Calabria ha iniziato i rilievi documentali per mettere in sicurezza il sito archeologico e una restauratrice sta già esaminando il materiale ritrovato.

Nella zona della costa ionica del crotonese non sono state trovate finora sepoltura a tomba a cista con urna cineraria (la cista è un contenitore di forma cilindrica dotato di coperchio). Si tratta dunque di una preziosa testimonianza culturale del sito molto prima dell’arrivo degli Achei dalla Grecia.

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