Quel palazzetto bello di via Merulana

Apre la collezione Cerasi: l’arte italiana del ’900 nella raccolta di famiglia di un costruttore romano

Elena e Claudio Cerasi davanti a «Ballo sul fiume» di Giuseppe Capogrossi
Federico Castelli Gattinara |  | Roma

Nell’ex sede dell’Ufficio d’Igiene in via Merulana a Roma, il 10 maggio apre una delle più notevoli collezioni private di pittura italiana della prima metà del Novecento, quella raccolta dal costruttore Claudio Cerasi insieme alla moglie Elena. Il palazzo è stato interamente ristrutturato a sue spese dalla società di famiglia SAC spa, la stessa che ha realizzato il MaXXI. La convenzione con il Comune di Roma è di novant’anni, i circa 2.200 mq vengono destinati per metà alla neonata Fondazione Elena e Claudio Cerasi e per metà «a uffici per la locazione».

Dottor Cerasi, com’è iniziata la vostra passione? Quali sono stati i primi acquisti e come si è evoluta la collezione?
Da sempre sentivamo un grande amore per l’arte, in particolare per il Novecento Italiano. Il primo acquisto fu un magnifico Campigli comprato alla fine degli anni Sessanta da Brerarte. La scintilla però divampò a una
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