Benvenuti immigrati e integrati, fuori pregiudizi ed estremismi

Molte raccolte d’arte investono nell’integrazione culturale

Uno degli eventi di inclusione nel Museo Diocesano Tridentino
Stefano Miliani |

Molte raccolte d’arte italiane investono nell’integrazione culturale. C’è chi ha programmi per varie comunità e chi non vuole più approcci speciali verso gruppi etnici. Cruciale, dicono, è creare legami tra persone. Una prima perlustrazione parziale da nord a sud

A Fabriano, nell’entroterra marchigiano, le donne dell’associazione Artemisia hanno felicemente introdotto amiche e conoscenti arabe all’arte cristiana della Pinacoteca Civica Molajoli, con il sostegno dell’assessore alla Cultura Ilaria Venanzoni. A febbraio Giorgia Meloni, di Fratelli d’Italia, ha attaccato aspramente il direttore del Museo Egizio di Torino, Christian Greco, per la campagna «Fortunato chi parla arabo». Contrapposti, i due episodi manifestano sia la profonda spaccatura nel Paese su migranti e immigrati, sia una crescente, meritevole attenzione al tema da parte di molti musei italiani. Di seguito un quadro, pur
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