La Biennale di Rimini lascia il segno
Il disegno declinato in 33 mostre e 2mila opere
Trentatré mostre in numerosi luoghi noti della città, tra cui Castel Sismondo, il Museo della Città, il Cinema Fulgor, il centro Fabbrica Arte Rimini (Far), la Domus del chirurgo e Palazzo Gambalunga, dove sono allestite oltre 2mila opere di disegno antico e moderno, fumetto e architettura, calligrafia e grafica, pittura, street art e cinema: sono i numeri principali della terza edizione della Biennale del disegno di Rimini, quest’anno intitolata «Visibile e invisibile, desiderio e passione» e aperta dal 28 aprile fino al 15 luglio.
Le varie mostre mettono insieme lavori di Pablo Picasso, i disegni erotici di Federico Fellini, Giorgio Morandi, Felice Giani, Ubaldo e Gaetano Gandolfi, il fumettista di Corto Maltese Sergio Toppi, Davide Benati fino a un confronto tra Guercino e un suo falsario. Tra gli appuntamenti di maggior richiamo c’è, al Far, l’ultima produzione di Vanessa Beecroft che espone
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