La donna non è un sacco

Omaggio a Louise Bourgeois a Berlino

Louise Bourgeois, «Untitled», 2005. Tessuto, filo, gomma, acciaio inossidabile, legno e vetro. Collection The Easton Foundation © The Easton Foundation VG Bild-Kunst. Foto: Christopher Burke
Francesca Petretto |  | Berlino

Con la mostra «The Empty House», aperta sino al 29 luglio, lo Schinkel Pavillon dedica un omaggio a Louise Bourgeois (Parigi, 1911-New York, 2010). Sono esposte in particolare le sue «forme a sacco», foderi di tela vuoti o imbottiti, trasparenti o opachi. Si tratta del punto d’arrivo della poetica dell’artista, che negli ultimi vent’anni di vita raffigura il corpo femminile come un sacco di stoffa, pieno o vuoto a seconda delle età della vita della donna e del suo potere procreativo.

Il sacco di tela è anche entità architettonica, metafora della casa, così come lo è nel nostro immaginario il seno della madre: un sacco vuoto è una casa vuota e dunque una donna sterile, senza latte; un sacco pieno, al contrario, è trionfo di femmineo e natura, focolare della casa materna. La «cultura dei ruoli di genere» costringe il corpo femminile al suo ruolo riproduttivo di contenitore: la Bourgeois si
...
(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)

© Riproduzione riservata
Altri articoli di Francesca Petretto